Da edilizia on-site a off-site: come ottimizzare i processi produttivi

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Edilizia off-site
Credit foto: M&B Consulting

La rivoluzione dell’edilizia che cambierà il settore delle costruzioni in Italia

Secondo la UNI 10838 il processo edilizio è “una sequenza organizzata di fasi che portano dal rilevamento delle esigenze della committenza-utenza di un bene edilizio al loro soddisfacimento attraverso la progettazione, la produzione, la costruzione e la gestione del bene stesso”.

Solitamente accade che nel corso del processo di costruzione si concentra la più alta percentuale di errori, il rischio di mancanza di scorte, imprevisti, attese e ritardi.

Si è pensato di risolvere questo gap attraverso l’ottimizzazione del processo di produzione, applicabile a qualsiasi tipo di cantiere.

E da qui che si è iniziato a parlare di edilizia off-site, che potrebbe portare il mercato delle costruzioni ad uscire dall’impasse e trasformare l’intera filiera del settore delle costruzioni. Efficienza, qualità, velocità e sostenibilità, questo il connubio di elementi positivi che spiana la strada per il futuro dell’edilizia in un’ottica off-site.

Cosa si intende per Edilizia off-site?

È l’insieme di quei processi costruttivi caratterizzati da una fase industriale che rimpiazza le attività in cantiere.
È possibile parlare di “edilizia a distanza” che, attraverso sistemi tecnologici innovativi e la digitalizzazione del processo, permette la realizzazione di elementi costruttivi in un luogo diverso da quello dell’edificio definitivo. Nel luogo dove sorgerà il nuovo edificio si provvederà solamente all’assemblaggio delle varie componenti. 

Il risultato è un aumento della produttività e una conseguente riduzione dei costi

Il ruolo delle tecnologie digitali nel processo di Edilizia off-site

Grazie alle tecnologie digitali è possibile coniugare la produzione in serie e la varietà dei beni prodotti, unire l’efficienza della fabbrica e l’ineludibile diversità di ogni progetto.
Nicola Baraldi
, Responsabile Marketing TeamSystem Construction racconta per Edilportale cosa si intende per processo di digitalizzazione, in quanto “strategia volta all’implementazione nelle attività di un’azienda, o di un’organizzazione produttiva in genere, delle nuove tecnologie, strumenti e dispositivi informatici e digitali, perseguendo l’obiettivo di migliorarne l’efficacia e l’efficienza complessiva.”

Come il modello off-site impatta sulle città

Potremmo dire che il termine off-site va di pari passo con la parola riqualificazione: oggi quello che conta di più nelle costruzioni non è l’espansione del patrimonio edilizio, ma il ritorno ad intervenire e dare nuova vita al patrimonio già esistente.
Non si tratta di edificare nuove costruzioni, ma di rigenerare quelle inefficienti e degradate, per giungere a un nuovo concetto di edificio sostenibile.

Diversi architetti e ingegneri si sono mossi in tal senso, intervenendo su un patrimonio storico e culturale già esistente, rivalutandolo in chiave moderna.

Un esempio è l’architetto Mario Cucinella che a Peccioli ha riqualificato un palazzo del Quattrocento dandogli nuova linfa e creando uno spazio aperto fruibile al pubblico.

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