Sull’Isola si lavora per “regolarizzare” il Decreto Salva Casa. La Regione richiede processi legislativi ad hoc per implementare il provvedimento in tutte le sue parti
In Sicilia il Decreto Salva Casa è applicabile solo parzialmente. Ciò succede perché la Regione dispone di forme e condizioni particolari di autonomia, per cui gestisce le questioni edilizie e urbanistiche in condivisione con lo Stato.
Alcune delle norme entrate in vigore con il DL n. 69/2024 riguardano le distanze tra i fabbricati, lo stato legittimo dell’immobile e l’accertamento di conformità in assenza di titolo o in totale difformità. I punti del provvedimento che restano ancora esclusi sono quelli che interessano la determinazione delle variazioni essenziali, l’edilizia libera e la conformità in parziale difformità.
Con la deliberazione n. 326 dell’11 ottobre 2024, la Giunta della Regione Siciliana ha approvato il disegno di legge di recepimento della Legge Salva Casa, che sarà inviato all’Ars per l’avvio dell’iter parlamentare. Come ha sottolineato il Presidente Renato Schifani, il governo regionale si è mosso rapidamente per uniformare la legislazione regionale edilizia e urbanistica a quella in vigore nel resto d’Italia. “Confidiamo che anche il Parlamento regionale faccia la propria parte per consentire ai cittadini siciliani di usufruire degli stessi benefici che riguardano il resto d’Italia” ha augurato il Presidente.
Indice
Edilizia, una gestione condivisa
L’applicazione del Decreto Salva Casa in Sicilia dipende dalla stessa applicazione del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/200), che l’Isola ha accolto solo in parte. Edilizia e urbanistica rientrano infatti tra le cosiddette “materie oggetto di legislazione concorrente” indicate nell’articolo 117 della Costituzione.
Per promuovere il decentramento amministrativo e l’autonomia regionale, la Costituzione ha previsto alcuni temi su cui Stato e Regioni hanno una gestione condivisa. In questi casi lo Stato stabilisce i principi fondamentali, mentre le Regioni si occupano dei dettagli. L’obiettivo è bilanciare le competenze, ma nel tempo l’articolo 117 ha sollevato diversi conflitti di attribuzione risolti dalla Corte Costituzionale.
Per la Sicilia si parla quindi di norme con recepimento dinamico e statico. Nel 2016 una parte delle norme contenute nel Testo Unico dell’Edilizia, con le loro modifiche, sono entrate direttamente e automaticamente in vigore in Sicilia. Un’altra parte, invece, è stata accolta con modifiche e articoli espressamente inseriti nella normativa regionale: queste regole sono soggette a vincoli più stretti.
Le proposte nella legge di recepimento
L’implementazione totale del Decreto Salva Casa in Sicilia permetterà di destinare le entrate derivanti dalle sanzioni, nella misura di un terzo, a una serie di interventi diversi. Tra questi:
- la demolizione delle opere abusive presenti sul territorio;
- il completamento e la demolizione delle opere pubbliche incompiute;
- la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana, anche mirati ad aumentare l’offerta abitativa;
- la riqualificazione di aree urbane degradate e di recupero di immobili e spazi urbani dismessi, per iniziative economiche, sociali, culturali, di valorizzazione ambientale o per il consolidamento di immobili per prevenire il rischio idrogeologico.
Il testo introduce anche l’aumento delle sanzioni lì dove non sarà possibile eseguire le demolizioni di abusi, perché queste operazioni danneggerebbero le parti eseguite in conformità.
Tra i 7 articoli del disegno di legge della Regione Siciliana, trovano spazio gli interventi di edilizia libera. Il testo prevede di regolarizzare la realizzazione di alcuni interventi, come:
- vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti (VePA);
- logge rientranti all’interno dell’edificio o porticati;
- opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici come tende da sole o a pergola, purché non determinino la creazione di spazi stabilmente chiusi.
Se il testo verrà approvato, in Sicilia troveranno applicazione anche le disposizioni che superano la doppia conformità in caso di parziale difformità dal permesso di costruire. Ciò significa che saranno consentiti gli interventi che risultano conformi alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda, ma che sono conformi anche alla disciplina edilizia vigente al momento della realizzazione dell’intervento.
Infine, sarà consentito di mantenere l’installazione delle strutture amovibili realizzate durante lo stato di emergenza Covid con scopi sanitari, assistenziali o educativi; per questo sarà sufficiente presentare una comunicazione di inizio lavori asseverata.
Le norme già approvate
Degli articoli nel D.P.R. 380/200, solo quelli oggetto di recepimento dinamico sono già applicabili anche in Sicilia con le modifiche apportate dal Decreto Salva Casa. Per le altre regole bisogna aspettare una legge regionale, augurandoci che l’attesa non produca rallentamenti.
Già lo scorso agosto, l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino, aveva emanato una Circolare per evidenziare i punti del Decreto Casa immediatamente vigenti in Sicilia. In dettaglio:
- distanze tra fabbricati;
- stato legittimo degli immobili;
- mutamento della destinazione d’uso;
- agibilità;
- accertamento di conformità nelle ipotesi di assenza di titolo, totale difformità o variazioni essenziali;
- interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata inizio attività.
A livello nazionale il Decreto Salva Casa rappresenta uno strumento utile per sbloccare il settore edilizio e il mercato immobiliare. La piena adozione del provvedimento in Sicilia richiede una valutazione attenta delle specificità regionali. Dopo la legge di recepimento, come ha dichiarato Carlo Auteri, esponente di FdI, il testo sarà fondamentale per risolvere precedenti problematiche legate alla gestione delle autorizzazioni edilizie. Non mancheremo di tenervi informati sulle prossime novità.
Fonti:
- Regione Siciliana – Portale Istituzionale, “Piano salva-casa, Schifani: «Nella prossima giunta approveremo legge di recepimento»”;
- Regione Siciliana – Portale Istituzionale, “Salva-casa, via libera dal governo regionale al disegno di legge di recepimento”;
- Ingenio, “Decreto Salva Casa in Sicilia: parzialmente applicabile!” di Alfonsina Capone;
- Il Sole 24 Ore, “Il Salva casa frena in Sicilia, primo scontro con le Regioni” di Giuseppe Latour;
- Teknoring, “Emilia Romagna e Sicilia: l’applicazione differenziata della Legge Salva Casa” di Roberto Rizzo – Avvocato;
- ilSicilia.it, “Decreto “Salva casa” ancora in stallo, tocca all’Ars sciogliere la matassa” di Samuele Arnone;
- Build News, “Salva Casa, la Sicilia recepisce la legge nazionale” di Alessandro Giraudi.