Non tutte le novità del Salva Casa sono già valide in Sicilia. In questo caso servono valutazioni e processi legislativi ad hoc per implementare il provvedimento
In Sicilia il Decreto Salva Casa non è ancora applicabile in ogni suo punto. Ciò succede perché la Regione dispone di forme e condizioni particolari di autonomia.
Alcune delle norme entrate in vigore con il DL n. 69/2024 riguardano, per esempio, le distanze tra i fabbricati, lo stato legittimo dell’immobile e l’accertamento di conformità in assenza di titolo o in totale difformità. Restano attualmente escluse le voci sulla determinazione delle variazioni essenziali, sull’edilizia libera e sulla conformità in parziale difformità.
Indice
Edilizia, una gestione condivisa
L’applicazione del Decreto Salva Casa in Sicilia dipende dalla stessa applicazione del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/200), che l’Isola ha accolto solo in parte. Edilizia e urbanistica rientrano infatti tra le cosiddette “materie oggetto di legislazione concorrente” indicate nell’articolo 117 della Costituzione.
Per promuovere il decentramento amministrativo e l’autonomia regionale, la Costituzione ha previsto alcuni temi su cui Stato e Regioni hanno una gestione condivisa. In questi casi lo Stato stabilisce i principi fondamentali, mentre le Regioni si occupano dei dettagli. L’obiettivo è bilanciare le competenze, ma nel tempo l’articolo 117 ha sollevato diversi conflitti di attribuzione risolti dalla Corte Costituzionale.
Per la Sicilia si parla quindi di norme con recepimento dinamico e statico. Nel 2016 una parte delle norme contenute nel Testo Unico dell’Edilizia, con le loro modifiche, sono entrate direttamente e automaticamente in vigore in Sicilia. Un’altra parte, invece, è stata accolta con modifiche e articoli espressamente inseriti nella normativa regionale: queste regole sono soggette a vincoli più stretti.
Le norme già approvate
Degli articoli nel D.P.R. 380/200, solo quelli oggetto di recepimento dinamico sono già applicabili anche in Sicilia con le modifiche apportate dal Decreto Salva Casa. Per le altre regole bisogna aspettare una legge regionale, augurandoci che l’attesa non produca rallentamenti.
Come riporta il sito della Regione Siciliana, lo scorso 9 agosto 2024 il Presidente Renato Schifani ha fatto sapere di voler affrontare la questione durante la prima giunta utile, con l’obiettivo di approvare un disegno di legge delle “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”. Il testo sarà poi inviato all’Ars per avviare l’iter parlamentare.
Nel frattempo l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino, ha emanato una Circolare che evidenzia i punti del Decreto Casa immediatamente vigenti in Sicilia. In dettaglio:
- distanze tra fabbricati;
- stato legittimo degli immobili;
- mutamento della destinazione d’uso;
- agibilità;
- accertamento di conformità nelle ipotesi di assenza di titolo, totale difformità o variazioni essenziali;
- interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata inizio attività.
Le novità ancora in attesa
Tra le norme da recepire rientrano alcune delle novità introdotte proprio con il Decreto Salva Casa. Per esempio, al momento non è applicabile in Sicilia la sanatoria sulle varianti ante 1977 e a favore degli immobili per i quali sia stata dichiarata l’abitabilità dal Comune. Come sottolinea la Circolare, si tratta di “una nuova disciplina il cui contenuto pone problemi di compatibilità formale e sostanziale con la normativa edilizia regionale”.
Non c’è spazio neanche per il nuovo meccanismo di accertamento di conformità per le piccole difformità edilizie e per le variazioni essenziali. Ancora secondo la Circolare, questo aspetto non rientra nei limiti di compatibilità formale e sostanziale con la legislazione nazionale in vigore.
Infine, non risultano attualmente applicabili sull’Isola i nuovi interventi di edilizia libera su tende da sole, pergole bioclimatiche e vetrate panoramiche amovibili (VePA).
A livello nazionale il Decreto Salva Casa rappresenta uno strumento utile per sbloccare il settore edilizio e il mercato immobiliare. La piena adozione del provvedimento in Sicilia richiede una valutazione attenta delle specificità regionali. Dopo la legge di recepimento, come ha dichiarato Carlo Auteri, esponente di FdI, il testo sarà fondamentale per risolvere precedenti problematiche legate alla gestione delle autorizzazioni edilizie. Non mancheremo di tenervi informati sulle prossime novità.
Fonti:
- Regione Siciliana – Portale Istituzionale, “Piano salva-casa, Schifani: «Nella prossima giunta approveremo legge di recepimento»”;
- Ingenio, “Decreto Salva Casa in Sicilia: parzialmente applicabile!” di Alfonsina Capone;
- Il Sole 24 Ore, “Il Salva casa frena in Sicilia, primo scontro con le Regioni” di Giuseppe Latour;
- Teknoring, “Emilia Romagna e Sicilia: l’applicazione differenziata della Legge Salva Casa” di Roberto Rizzo – Avvocato;
- ilSicilia.it, “Decreto “Salva casa” ancora in stallo, tocca all’Ars sciogliere la matassa” di Samuele Arnone.