MediEdil 2025: l’esperienza di Tradimalt e il ruolo dell’innovazione

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Tradimalt a MediEdil 2025

Un’occasione per raccontare la nostra idea di responsabilità nel costruire, intrecciando tecnica, visione e valori sociali

Si è conclusa l’esperienza di Tradimalt a MediEdil, il salone dell’edilizia e dell’innovazione che si è svolto a Palermo dall’8 al 10 maggio. Abbiamo preso parte all’evento con un nostro spazio espositivo e questo ci ha permesso di incontrare nuovi professionisti e ritrovare volti già noti.

Ringraziamo tutti coloro che sono passati a trovarci: per noi, appuntamenti come MediEdil rappresentano momenti preziosi di confronto e arricchimento, in cui raccogliere stimoli e visioni che ci aiutano a crescere come azienda.

Lo stand Tradimalt a MediEdil

Oltre allo stand, la nostra presenza si è articolata in altri due momenti principali. Da una parte, l’organizzazione del convegno “La calce: un materiale naturale tra storia e progresso”, al quale sono intervenuti il nostro Responsabile R&S Francesco Grungo e Alberto Cusumano, architetto e fondatore dello studio AM3, preceduti dall’introduzione della Prof.ssa Tiziana Campisi e moderati dal nostro Direttore Marketing Michele Spallino.

Dall’altra, la collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, che ha visto Tradimalt assegnare un premio speciale nell’ambito del concorso “Il Design che denuncia e ispira”.

Indice

La calce: un materiale naturale tra storia e progresso

Durante il convegno organizzato da Tradimalt, l’Ing. Francesco Grungo, Responsabile Ricerca e Sviluppo, ha approfondito le proprietà e gli impieghi della calce nel settore delle costruzioni.


Da secoli, questo materiale si distingue per le sue qualità tecniche e ambientali e si trova nelle malte da muratura, negli intonaci di fondo e finitura e anche nei trattamenti antimuffa. Sostenibile e durabile, la calce viene apprezzata anche negli interventi di restauro. Infatti, i prodotti a base calce sono elastici e consentono alle superfici di assorbire i micromovimenti strutturali senza fessurarsi, preservando la stabilità architettonica degli edifici.

In più, questo materiale è particolarmente traspirante e previene la formazione di condense e muffe. Così, permette lo scambio di vapore acqueo tra gli spazi interni e l’ambiente esterno e contribuisce ad eliminare le impurità nell’aria, migliorando il benessere abitativo.

Il caso studio della Chiesa Cuore Immacolato di Maria

Sempre all’interno del convegno, l’architetto Alberto Cusumano ha presentato l’intervento di restauro curato dallo studio AM3 sulla Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, nella frazione agrigentina di Villaggio Mosè.


Luogo simbolico per la comunità locale, questo complesso parrocchiale risale agli anni ‘60. Nel 2009 l’originale aula liturgica venne demolita per via di problemi strutturali, lasciando i locali della casa canonica, le aule di catechismo, il campanile e il salone parrocchiale. 

I lavori di recupero sono iniziati nel 2020 e si sono ufficialmente conclusi a giugno 2023. Il nuovo complesso liturgico si integra con le strutture esistenti, proponendo un’architettura che unisce rigore formale e forza simbolica.

L’ingresso è segnato da una spaccatura che guida lo sguardo e invita i fedeli verso l’interno. Lo spazio liturgico, illuminato da un lucernario centrale, richiama il tema della Virgo Ecclesia facta, la Vergine che accoglie i fedeli sotto il proprio manto.

I materiali, locali e naturali – come la pietra calcarea di Sabucina – contribuiscono a creare uno spazio essenziale e umano, evocando la grotta, archetipo dell’accoglienza e simbolo del contesto territoriale di Villaggio Mosè.

Il Design che denuncia e ispira

La partecipazione di Tradimalt a MediEdil è stata anche un’occasione per rafforzare il nostro legame con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo. In qualità di sponsor, abbiamo sostenuto il concorso “Il Design che denuncia e ispira”, promosso dalle docenti Federica Fernandez e Tiziana Firrone, e abbiamo assegnato una Menzione Speciale allo studente Paolo Gaglio per l’opera “L’ultimo filo”.


La scultura, realizzata con materiali di recupero come fili metallici, è una considerazione sulla condizione femminile e un invito al cambiamento sociale e culturale. L’opera denuncia le costrizioni imposte alle donne e, al tempo stesso, simboleggia una speranza di liberazione e rinascita.

Sostenendo il concorso e il progetto di Paolo Gaglio, Tradimalt incoraggia la riflessione sulla parità di genere e la difesa dei diritti fondamentali delle donne. Oltre al talento artistico, il riconoscimento intende così celebrare anche l’impegno e la consapevolezza di chi sceglie di dare voce a queste sfide con la forza dell’arte.

Vincenzo Coniglio, Presidente di Tradimalt SpA

Per la nostra azienda, essere presenti a MediEdil ha rappresentato un momento di dialogo aperto con il mondo dell’edilizia. Un’occasione per condividere la visione di Tradimalt sull’innovazione e sul ruolo delle costruzioni, ma anche per sostenere l’impegno sociale attraverso l’arte e l’architettura.

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