Melting Pot parla di nuovo italiano con Diverserighestudio

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Dopo l’appuntamento del 25 settembre, che ha visto protagonista il tedesco Edzard Schultz, Melting Pot ritorna a parlare italiano.

A Melting Pot, il ciclo di conferenze internazionali organizzato dall’Associazione Balad e sponsorizzato da Tradimalt, infatti, erano già intervenuti i titolari dello studio italiano Modus Architects.

Una delle principali novità di questo incontro riguarda senza dubbio la location. Questo settimo appuntamento non si terrà più al Palazzo Forcela de Seta ma presso il locale Bollazzi a Piazzetta Bagnasco sempre a Palermo.

Il 19 ottobre dunque tocca agli amici bolognesi del Diverserighestudio: lo studio nato nel 2003 dalla collaborazione di Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi e Gabriele Sorichetti.

Un’attività che li ha portati nel 2016, rappresentati da Gheduzzi, al ruolo di Presidente di Giuria al concorso di idee per la riqualificazione di aree urbane periferiche promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Ed è proprio questo l’anello di congiunzione con il programma promosso da Melting Pot.

Promuovere la cultura architettonica e veicolare e diffondere una maggiore attenzione nei confronti della qualità urbana.

Diverserighestudio, attraverso un metodo rigoroso, sperimenta costantemente il rapporto con la forma, concentrandosi sugli aspetti connessi alla metafora della composizione.

Siamo tutti integrati all’interno di un ciclo infinito di impegno. Impegno che si concretizza nella creazione del multi-progetto, prima, e dell’opera architettonica, poi.

Per questo il progetto esecutivo va affrontato in un percorso di ricerca e sviluppo che tenda all’integrazione con l’ambiente e a una visione positiva della realtà.

Ecco perché per questo dibattito sulla qualità dell’architettura siciliana, palermitana nello specifico, non poteva esserci interlocutore migliore.

 

 

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