Mercato immobiliare e prestazione energetica degli edifici

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Il 2015 si è chiuso con un segno più per il mercato immobiliare, ad essere ancora in calo sono solo i prezzi. A dichiararlo è la Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) nel Report immobiliare urbano del 2015.

Secondo i dati evidenziati nel documento il trend di ripresa del mattone si conferma con un +8%, le compravendite sono salite del 7%, mentre il tempo medio di vendita è sceso da nove a sette mesi, così anche lo sconto tra prezzo richiesto e prezzo di vendita che si è attestato a circa il 10%, in diminuzione rispetto al 15% degli ultimi tre anni.

Il monitoraggio del mercato immobiliare della Fiaip, in collaborazione con Enea e Istituto per la Competitività (I-com), ha prestato molta attenzione anche al tema dell’efficienza energetica, attraverso la realizzazione di interviste a 900 agenti immobiliari per giungere alla conclusione che gli edifici delle tre classi energetiche più efficienti (A+, A, B) rappresentano una percentuale tra il 7% e il 13% rispetto al totale degli immobili compravenduti. Un dato molto simile a quello dell’anno precedente.

Tra gli edifici di nuova costruzione appartiene alle classi A+, A e B poco meno del 50%, mentre per gli immobili in buono stato di conservazione o recentemente ristrutturati la percentuale si abbassa al 10%. Dati che dimostrano chiaramente come permanga “una forte criticità sul basso numero di ristrutturazioni edilizie che abbiano previsto anche gli aspetti energetici del rinnovamento di un edificio”, come si legge nel report secondo quanto pubblicato da tekneco.it.

Il dato più preoccupante è che il mercato rimane dominato da edifici di qualità energetica scadente: il peso degli edifici di classe G varia dal 57% per le villette al 72% per i monolocali.

Un tema, quello dell’efficienza energetica, che sembra essere scarsamente conosciuto tra acquirenti e venditori: il 54% degli agenti immobiliari sostiene che chi compra un immobile non sia in grado di valutarne adeguatamente le prestazioni energetiche, percentuale che sale al 65% tra i venditori.

Una condizione migliorata solo in maniera limitata dalla presenza dell’Ape (Attestato di Prestazione Energetica), considerato che il 58% di chi vende o compra un immobile non sembra ritenerlo uno strumento utile.

Proprio per fronteggiare questa scarsa conoscenza degli strumenti a disposizione del cittadino, Fiaip, Enea e I-Com sono a lavoro su diverse iniziative nell’ambito del Programma Triennale di Informazione e Formazione previsto dal Dlgs 102/2014, tra le quali giornate di formazione per gli operatori di settore, ma anche la realizzazione di materiali divulgativi distribuiti presso le agenzie immobiliari.

 

Foto credit: Luca Biada

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