Nuove competenze per l’edilizia: come cambiano le professioni all’interno del settore

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Economia circolare, sostenibilità e digitalizzazione spingono le imprese dell’edilizia alla ricerca di nuove figure professionali. Dall’Ance il report sulle competenze più richieste.

Dopo anni di crisi, l’edilizia sta vivendo un momento di grande crescita. Spinto dalle nuove tecnologie digitali e dai bonus fiscali, il settore ha registrato dati molto incoraggianti nell’ultimo anno: gli investimenti sono cresciuti del 16,4% e la produzione è aumentata del 24,1%. Secondo i dati della Commissione Europea, l’edilizia rappresenta il 9% del Pil e conta circa 18 milioni di occupati

Le prospettive occupazionali nel settore edile

Il Cedepof – Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale – stima che, nei prossimi 10 anni, l’edilizia creerà 4 milioni di posti di lavoro in più; molti di questi saranno direttamente legati alla transizione energetica, ecologica e digitale in atto. A questo proposito, l’Ance ha di recente pubblicato i risultati di un’indagine condotta per individuare le nuove competenze richieste dalle imprese del settore. L’analisi rientra nel progetto europeo “Construction Blueprint”, nato con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e di sviluppare, a seconda delle necessità delle imprese e del mercato, nuove competenze professionali.

Cosa emerge dal report Ance

I risultati del report possono essere sintetizzati nelle parole di Romain Bocognani, vice direttore generale dell’Ance:

«Abbiamo un doppio fabbisogno: il primo è numerico, ci servono 265 mila persone, una cifra altissima, che possano lavorare fin da subito. Il secondo è di competenze. Serve personale qualificato, che sappia applicare le nuove conoscenze digitali, ecologiche, di economia circolare».

L’indagine, condotta su un campione di 750 imprese, ha analizzato il fabbisogno di competenze rispetto a tre macro-aree: digitalizzazione, efficienza energetica, economia circolare.

Digitalizzazione

Nonostante più della metà delle imprese intervistate dimostri un livello elevato di conoscenza e competenza nelle attività digitali, circa il 55% intende migliorarsi nell’utilizzo di software per la progettazione 2D e 3D; il 40,6% nell’utilizzo di applicazioni business-specific e il 33,7% nell’utilizzo di software dedicati alla progettazione dei budget.

Efficienza energetica

Il tema dell’efficienza energetica è diventato particolarmente interessante per le imprese edili, soprattutto dopo il successo di Ecobonus e Superbonus. 

Il 52,2% delle imprese è interessato a sviluppare competenze sull’isolamento termico, il 26,5% sulla ventilazione, il 19,4% sul fotovoltaico, il 19,3% sulla domotica

Economia circolare

Grande attenzione anche per le tematiche dell’economia circolare: il 62,7% delle imprese vuole sviluppare nuove competenze sul riciclo dei rifiuti di costruzione e demolizione. Circa la metà è interessata all’utilizzo di nuovi materiali e all’adozione di misure di prevenzione; il 24,1% alla costruzione di impianti con componenti recuperati.

La sfida che si prospetta non coinvolge soltanto il settore edile, che dovrà investire maggiormente sulle proprie risorse umane, ma anche quello dell’istruzione, chiamato a formare figure professionali in linea con le nuove esigenze.

Fonti: Gli Stati Generali, Teknoring, Ance.it, Morning Future

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