Post terremoto: il secondo decreto con procedure accelerate

1519

Entrerà in vigore il 26 novembre prossimo il decreto legge n.205 con i nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori colpiti dal sisma.

Il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 novembre, consente interventi accelerati per il ripristino dell’agibilità degli edifici privati e l’individuazione delle aree in cui installare le strutture temporanee per far fronte all’emergenza abitativa.

Di questi aspetti si occuperà il dipartimento della Protezione Civile. Inoltre, per le case con danni lievi che necessitano solo di interventi di immediata riparazione, il decreto prevede che i proprietari possano procedere al ripristino dell’agibilità, presentando prima un progetto firmato da un professionista abilitato, che documenti il nesso di casualità tra sisma e stato della struttura, oltre ad una stima del danno.

Il testo assegna poi all’Anas il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dal sisma.

Per quanto riguarda il patrimonio storico e artistico, i Comuni potranno intervenire direttamente nei casi ritenuti indispensabili e di importo inferiore ai 40mila euro, dando comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Per facilitare la gestione della mole di procedimenti che i Comuni interessati si trovano e si troveranno a dover attivare, il decreto autorizza anche l’assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di 350 unità.

Misure urgenti sono previste anche per la ripresa delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente.

Sono numerosi anche gli incentivi economici: per il ripristino del potenziale produttivo danneggiato, per la valorizzazione e la promozione della commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari e per il sostegno di un programma strategico condiviso dalle regioni interessate e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, è assicurata dallo Stato la quota del cofinanziamento regionale delle annualità 2019 e 2020 dei programmi di sviluppo rurale 2014-2020.

Una spesa a parte, di circa 10 milioni di euro, è autorizzata poi per assicurare la continuità produttiva delle attività zootecniche, con contributi di sostegno ai settori del latte, della carne bovina, ovicaprino e suinicolo.

I titolari delle attività produttive danneggiate possono acquistare o acquisire in locazione macchinari ed effettuare interventi urgenti necessari a garantire la prosecuzione della propria attività, sulla base di un’apposita perizia asseverata rilasciata da un professionista abilitato che attesti la riconducibilità causale diretta dei danni agli eventi sismici con relativa valutazione economica del danno subito. Le spese sostenute saranno poi rimborsate con modalità ancora da stabilire con successivi provvedimenti.

Infine, in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, il decreto stabilisce che gli elettori che risiedono nei comuni individuati dal Commissario straordinario e che sono temporaneamente alloggiati in comuni diversi per l’inagibilità della propria abitazione o per provvedimenti di emergenza possono votare nel comune di dimora in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre e nel caso in cui il comune non sia in grado di assicurare la costituzione dei seggi, in uno o più comuni vicini.

Foto credit: Basilio Caceres

CONDIVIDI

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA