Prevenzione sismica, al via il bando per le isole minori

1453
Veduta delle isole Eolie
Foto via Canva

Il piano interessa 36 comuni in 7 regioni ed è dedicato alla tutela e al rafforzamento delle infrastrutture strategiche pubbliche

Il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha presentato il bando di messa in sicurezza delle isole minori italiane, definendolo, per i territori interessati, il più robusto progetto dal punto di vista finanziario di prevenzione mai realizzato in Italia”.

Il finanziamento, infatti, ammonta a 100 milioni di euro ed è volto a tutelare circa 220 mila persone residenti tra Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, Lazio, Toscana e Liguria. Le opere che potranno godere dei fondi sono edifici scolastici, strutture sanitarie e ospedaliere, uffici pubblici e infrastrutture di categoria B, ovvero approdi ed elisuperfici. I limiti di intervento sono fissati a 3 milioni di euro per gli edifici per ogni comune e 8 milioni di euro per le infrastrutture per ogni isola.

Il piano, discusso il 22 gennaio 2024 in occasione di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, è stato curato dal Dipartimento Casa Italia in collaborazione con quello della Protezione Civile. La realizzazione di un fondo per la protezione delle isole minori, ha ricordato ancora il Ministro Musumeci, “costituisce anche una prima efficace risposta al richiamo dell’articolo 119 della Costituzione che impone allo Stato di adoperarsi per ridurre i gravi e permanenti svantaggi naturali della insularità.

I termini del bando

Come si legge nell’Avviso pubblico redatto da Casa Italia, il progetto di prevenzione sismica per le isole minori ha una duplice finalità:

  • sostenere la politica nazionale per la promozione della sicurezza a fronte dei rischi naturali, in particolare quello sismico;
  • accrescere la sicurezza e l’accessibilità di territori che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali, promuovendone lo sviluppo e la capacità di resilienza.

Il bando è rivolto unicamente alle isole marine ed esclude le insularità lacustri e lagunari. I soggetti ammessi a partecipare alla selezione sono Comuni, Unioni di Comuni, Province, Regioni e Città Metropolitane. Questi avranno tempo fino al 29 febbraio 2024 per poter presentare le manifestazioni di interesse e l’Amministrazione avrà 45 giorni di tempo per completare l’intera procedura.

Le proposte ritenute idonee durante la prima fase saranno ammesse a una seconda valutazione indetta con apposito Avviso pubblico, che definirà i termini e le modalità con cui i soggetti dovranno presentare i progetti per poter accedere al finanziamento (secondo quanto stabilito dal Codice Appalti).

Sulle tempistiche, il Ministro della Protezione civile è stato chiaro: “Non concederemo proroghe, bisogna correre, bisogna accelerare. Ognuno si organizzi in tempo. La prevenzione non può più essere solo un tema di tavola rotonda. Bisogna passare dalle parole ai fatti”.

Lo status dei territori insulari

Le isole minori italiane sono realtà molto differenti tra loro per dimensioni, popolazione, demografia e organizzazione, ovvero l’essere o meno incluse in un arcipelago. Spesso sono caratterizzate da un suolo fragile: questa dinamica, insieme al problema della cura delle coste e alla pressione del cambiamento climatico, ha fatto sì che le isole minori diventassero oggetto di una particolare attenzione da parte dello Stato, già prima della catastrofe che ha colpito Ischia nel 2022.

Durante la presentazione del bando per la prevenzione sismica, il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha fatto notare che “tra le varie disuguaglianze che esistono sui nostri territori, noi registriamo un termine di disuguaglianza del diritto alla sicurezza e in un Paese fragile come il nostro, che ha il 40% in zona sismica 1 e 2 e il 93% dei comuni soggetti ad alluvioni e frane, le isole minori, oltre a rientrare in queste categorie, hanno anche il tema della raggiungibilità, quindi della distanza (fonte: Sicilia News).

Secondo un Rapporto di Istruttoria pubblicato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione, il fattore che accomuna tutte le isole minori, oltre agli andamenti diversificati sul piano demografico, è la difficoltà a organizzare un sistema di servizi valido, soprattutto in ambito sanitario. Sono solo quattro, infatti, i Comuni insulari dotati di un pronto soccorso (la Maddalena, Pantelleria, Lipari e Anacapri) e solo l’isola di Favignana può vantare un poliambulatorio.

Dai dati presentati nell’Istruttoria emerge quindi la necessità di intensificare i collegamenti con la terraferma, oltre che di attrezzare questi territori di strutture idonee. Per farlo, potrebbe essere utile lanciare un’azione orizzontale capace di aiutare le isole minori a sperimentare azioni innovative e di Comunità, così come metodi di co-progettazione.

L’idea del progetto di prevenzione sismica lanciato dal Ministro Musumeci riprende un po’ queste direttive. Ancora nelle parole di Fabrizio Curcio, “il bando ci aiuta a unire un po’ i temi di sicurezza. È vero che si parla di rischio sismico, ma è anche vero che i rischi sono molto collegati tra di loro e quindi avere un’infrastruttura che è sicura dal punto di vista sismico ci aiuta a gestire anche le altre tipologie di rischio (come quella sanitaria, nda).

Fonti:

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA