Sale cinematografiche, al via il Fondo da 120 milioni di euro

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Il piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali, previsto dalla “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo” (Legge 220/2016), è in Gazzetta Ufficiale.

Le risorse saranno pari a 30 milioni di euro per il 2017, 2018 e 2019, a 20 milioni di euro per il 2020 e 10 milioni di euro per 2021, per un totale di 120 milioni di euro per il quinquennio 2017-2021, così ripartiti:

– 60 milioni di euro per la riattivazione di sale cinematografiche chiuse o dismesse;
– 30 milioni di euro per la realizzazione di nuove sale;
– 18 milioni di euro per la trasformazione delle sale e multisale esistenti in ambito cittadino;
– 12 milioni di euro per la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico di sale, installazione, ristrutturazione, rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi.

Dal 1° febbraio al 30 aprile di ciascun anno si potranno inviare alla Direzione Generale Cinema del Mibact le richieste di contributi tramite l’apposita modulistica che verrà pubblicata entro il prossimo 27 ottobre, allegando il preventivo dei lavori redatto da un tecnico e un piano finanziario preventivo.

I criteri di priorità per l’assegnazione delle risorse saranno:
– l’ubicazione in comuni colpiti da eventi sismici;
– l’ubicazione in comuni sotto i 15.000 abitanti e in periferie;
– la definizione di sale cinematografiche storiche.

Saranno poi favoriti i progetti con offerta di eventi culturali, creativi, multimediali e formativi.

I contributi saranno assegnati in base agli investimenti e i costi ammissibili indicati nel decreto e varieranno dal 50 all’80% degli investimenti realizzati. Il 30% verrà erogato al momento dell’assegnazione, il restante 70% a 90 giorni dal termine dei lavori.

È previsto un massimale di costi di 2 milioni di euro per i cinema monosala e di 6 milioni per i multisala nei casi si riattivazione, trasformazione e nuova realizzazione; mentre da 650 mila euro a 2 milioni e 250 mila euro per i casi di adeguamento tecnologico e impiantistico. Per le sale di interesse culturale il massimale di costo eleggibile sarà di 1 milione e 750 mila euro.

Foto credit: herr.g

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