Bonus edilizi: il Governo al lavoro sulla Manovra 2025

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Cantiere aperto con edifici in costruzione
Foto via Canva

Sono ufficialmente cominciate le valutazioni sulla prossima Legge di Bilancio. In attesa di scoprire eventuali tagli, riepiloghiamo i bonus edilizi attivi fino alla fine del 2024

Palazzo Chigi ha iniziato a discutere la Legge di Bilancio 2025, la terza licenziata dal Governo Meloni. Tra le misure passate al vaglio ci sono anche detrazioni e deduzioni fiscali, che potrebbero essere ridimensionate o persino bloccate in alcuni casi.

Com’è già noto, nel 2025 il Superbonus scenderà al 65% e il Bonus Ristrutturazione passerà al 36% su un totale di 48 mila euro di spesa. L’Ecobonus, il Sismabonus e il Bonus Verde, invece, non sembrano attualmente destinati al prolungamento.

L’obiettivo della nuova Manovra sarà rafforzare le finanze pubbliche. Intervenire sulle detrazioni fiscali più consistenti permetterebbe di ottenere un gettito complessivo di 2 miliardi di euro circa. Gli incentivi minori, invece, se eliminati, permetterebbero un gettito aggiuntivo di circa 400 milioni (singolarmente hanno un costo inferiore a 10 milioni di euro).

La Legge di Bilancio 2025 dovrà essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre di quest’anno. Nel frattempo, rivediamo le detrazioni e i criteri di applicazione ancora in vigore nel 2024.

Superbonus

Il Superbonus per i lavori di efficientamento energetico avrà un’aliquota al 70% fino al 31 dicembre 2024. La cessione del credito è consentita solo per le operazioni di condominio approvate, comunicate con CILAS entro il 17 febbraio 2023.

Inoltre occorre che le spese per i lavori avviati siano state sostenute entro il 29 marzo 2024 e che queste siano documentabili con fatture.

Regole per il Superbonus e i bonus edilizi, anni 2024 e 2025
Infografica via Studio Cadau

Ecobonus

Prevede detrazioni per i lavori di efficientamento energetico orientati all’implementazione di tecnologie basate sulle fonti rinnovabili (include, per esempio, gli interventi su cappotto termico, pompe di calore e caldaie).

Al momento è in vigore fino al 31 dicembre 2024 con aliquote al 50% e al 65%, a seconda dei lavori, per un importo massimo agevolabile di 96mila euro da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Nella versione “Super-Ecobonus” comporta uno sgravio del 70% su una spesa massima di 40 mila euro, da applicare ai condomini e agli edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari.

Sismabonus

Nella sua forma canonica, in vigore per tutto il 2024, riconosce per gli edifici unifamiliari una detrazione al 50% su un limite massimo di 96 mila euro per unità.

Inoltre, si applica al 70% e all’80% per gli interventi che riducono il rischio sismico di una o due classi negli immobili delle zone sismiche 1, 2 e 3. Se i lavori sono condotti sulle parti comuni dei condomini, la detrazione sarà pari all’80% o all’85%.

Resta attivo, almeno fino al 31 dicembre, anche il Sismabonus Acquisti per chi compra appartamenti in edifici completamente ristrutturati da un’impresa. Per questa agevolazione le aliquote corrispondono al 75% o all’ 85%.

Bonus Verde

È valido per la sistemazione di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili, oltre che per sistemare le terrazze.

Consiste in una detrazione Irpef del 36% su spese fino a 5 mila euro e si applica fino alla fine del 2024.

Ecobonus per la realizzazione di giardini pensili
Foto via Canva

Bonus Ristrutturazione

Per tutto il 2024 la detrazione è fissata al 50% sulle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, con un limite massimo di spesa a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Dal 2025 l’incentivo scenderà al 36% con un tetto di spesa fissato a 48 mila euro. Il Decreto Superbonus 2024 ha sancito poi un’ulteriore riduzione dell’aliquota al 30%, che dovrebbe essere valida dal 2028 al 2033.

Bonus Barriere Architettoniche

Questo incentivo è stato prolungato fino al 31 dicembre 2025 e può essere richiesto nel caso in cui, in edifici già esistenti, vengano realizzati interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

È ripartito in 5 rate annuali di pari importo. L’ammontare della detrazione è calcolato su un importo fino a:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari, o per le unità immobiliari in edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, nel caso di edifici composti da oltre otto unità immobiliari.

Quanto riepilogato fin qui corrisponde all’attuale quadro normativo. Vedremo come cambieranno le regole dei bonus edilizi con la prossima Legge di Bilancio, il cui disegno di legge dovrebbe essere pronto per la seconda metà di ottobre.

Fonti:

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