Credito d’imposta: le ultime da Governo e Agenzia delle Entrate

961
Cantiere aperto in lavorazione
Credit foto: Il nuovo cantiere

Palazzo Chigi discute della possibilità di dare più tempo ai meccanismi di sconto e cessione per il Superbonus. Intanto dal Fisco arrivano chiarimenti sull’utilizzo dei crediti

Dieci anni, anziché quattro, per la cessione dei crediti d’imposta legati alla maxi-detrazione. È questa la soluzione avanzata dal Governo per rispondere alle critiche dei professionisti sul nuovo Superbonus, presentato con il Decreto Aiuti quater lo scorso 11 novembre 2022.

Il testo è ancora aperto, in attesa degli ultimi ritocchi prima di essere sottoposto al Quirinale. Nel frattempo, però, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato quali sono le imposte che è possibile compensare utilizzando il credito maturato dagli interventi del Superbonus 110%.

Considerato l’attuale blocco delle cessioni, infatti, può essere utile comprendere meglio i dettagli di questo meccanismo per poterlo eventualmente applicare al posto delle opzioni alternative previste dal Decreto Rilancio (sconto in fattura e cessione del credito).

Cosa dice il Fisco

Di seguito il quesito inviato a FiscoOggi, la pubblicazione dell’Agenzia delle Entrate:

“Un contribuente che riceve un credito d’imposta derivante da Superbonus per il pagamento di quali imposte può utilizzarlo in compensazione?”

La risposta normativa sta nelle disposizioni di attuazione degli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio, contenute nel provvedimento dell’8 agosto 2020 (Circolare n. 24/2020).

Il documento si pone come una pietra miliare giacché definisce sia le regole per esercitare lo sconto in fattura e la cessione del credito, ma anche le modalità con le quali i soggetti che acquisiscono i crediti possono utilizzare il relativo importo.

La Circolare n. 24/2020 specifica così le imposte, le tasse e i contributi che possono essere pagati con i crediti utilizzabili in compensazione. Questi sono:

  • imposte sui redditi;
  • IVA;
  • lRAP;
  • contributi previdenziali dovuti da titolari di posizione assicurativa;
  • contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori dei lavori;
  • premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
  • tasse sulle concessioni governative;
  • tasse scolastiche;
  • imposte sostitutive delle imposte sui redditi e dell’IVA;
  • somme che i soggetti tenuti alla riscossione dell’incremento all’addizionale comunale debbono riversare all’INPS.

Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate ricorda che cessionari e fornitori destinatari dei crediti d’imposta derivanti dagli interventi del Superbonus, o da quelli elencati nel comma 2 dell’articolo 121 del Decreto Rilancio, possono utilizzare gli stessi crediti in compensazione tramite modello F24.

La richiesta deve essere presentata esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento.

Per ulteriori chiarimenti il Fisco segnala anche la Risposta n. 435 del 25 agosto 2022, con la quale viene precisato che che è possibile “compensare il credito d’imposta agevolativo derivante dagli interventi elencati all’articolo 121 del Decreto Legge n. 34/2020 – acquisito a mezzo di “cessione del credito” – con tutte le entrate, il cui versamento per il tramite del modello F24 è previsto, direttamente o indirettamente, da disposizioni normative primarie o da decreti ministeriali, che richiamano le modalità di versamento di cui all’articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997”.

Le novità del Superbonus nella prima stesura del Decreto Aiuti quater
Le novità del Superbonus nella prima stesura del Decreto Aiuti quater
Credit foto: BibLus-net

Le questioni sul tavolo del Governo

Palazzo Chigi è ancora al lavoro sul Superbonus, unico ostacolo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti quater.

A tal proposito, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito all’Ansa che “lo Stato non può continuare a garantire il ritmo del credito d’imposta attuale. Bisogna capire se da parte del sistema bancario arriva una opportuna proposta”.

La maggioranza è quindi impegnata sulla riscrittura del Superbonus, soprattutto per ciò che riguarda la definizione dei tempi in cui scatterà la nuova aliquota al 90%. Ancora ai microfoni dell’Ansa, il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha dichiarato la volontà da parte del Governo di cercare nuove soluzioni per venire incontro a chi si trova in situazioni di indigenza, soprattutto per i condomini.

L’ipotesi più accreditata, sempre secondo le parole del Viceministro, riguarderebbe la creazione di un fondo che possa integrare il 10% per coprire il 100% delle spese.

Resta invece sospesa la questione dello sblocco dei crediti. Non è escluso che il Governo possa includere una norma nel Decreto Aiuti quater, ma il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Cirinai avverte già che potrebbero occorrere termini più lunghi per sciogliere il nodo.

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA