Crisi edile: il programma del Ministro Toninelli per contrastarla

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Senza una edilizia di qualità e senza buone opere pubbliche, il Paese non va avanti. Oserei dire che è come un corpo senza scheletro”. Con queste parole il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, descrive la situazione della crisi edile in un messaggio inviato ai partecipanti del convegno “Edificio 4.0: Costruire digitale per un’Italia più sociale, più sicura, più sostenibile” organizzato da Federcostruzioni per presentare un Manifesto con 10 proposte operative.

“Ci sono ancora troppe opere che stentano a partire o sono ferme – scrive il Ministro nel suo messaggio – Passa ancora troppo tempo tra lo stanziamento dei fondi, le gare, l’affidamento dei lavori, la partenza e poi la chiusura dei cantieri. In tal senso, il mio ministero sta lavorando a correttivi sul Codice dei Contratti e sicuramente c’è molto da snellire anche quando pensiamo ai compiti e all’azione del Cipe.”

È questa una delle ricette del Ministro per contrastare la crisi edile che dura ormai dal 2008 e che ha portato il peso dell’edilizia sul Pil dall’11% all’8%, i posti di lavoro da quasi 2 milioni a meno di 1 milione e mezzo.

“Le ristrutturazioni stanno allargando il loro spazio nel mercato edilizio. La mia forza politica ha sempre chiesto la stabilizzazione della leva delle detrazioni fiscali per le riqualificazioni. E posso anticipare che il mio ministero sta lavorando a innovazioni importanti anche sul fronte del sismabonus” scrive poi il Ministro. Non chiarendo però in che modo questo obiettivo sia compatibile con il Contratto di Governo, come sottolinea edilportale.com, perché la Flat Tax sembra andare in totale contrasto con i meccanismi tipici dei bonus fiscali.

Tra le altre ricette, sicuramente quella di snellire il fronte amministrativo, per evitare che ci siano opere che non riescono a partire, che siano ferme, in ritardo o incompiute a causa delle lentezze burocratiche, puntando ad esempio sul BIM: “Si possono ridurre drasticamente i tempi di progettazione e i costi di costruzione, ottimizzando la gestione delle infrastrutture realizzate – scrive Toninelli – Lo scambio di informazioni tra progetti è un valore aggiunto importantissimo. Da questo punto di vista la possibilità di lavorare su un principio di apertura come “Open BIM” rappresenta un vantaggio irrinunciabile. Ora si tratta di spingere sul pedale dell’acceleratore per rendere il prima possibile operativa una piattaforma digitale di gestione del BIM e degli Oggetti BIM. E il mio ministero sosterrà il ruolo dell’Italia nella realizzazione della piattaforma europea.Ma è altrettanto fondamentale aiutare le amministrazioni pubbliche, le stazioni appaltanti a progettare in BIM, una sfida tanto difficile quanto irrinunciabile. ”

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