Lampedusa e l’abusivismo pregiato

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Le isole minori non sono purtroppo esenti dalle mire speculative di imprenditori locali e non. Lampedusa rappresenta il caso esemplare: da decenni è vittima di abusivismo edilizio e tentativi di mega lottizzazioni.

Nell’ottobre del 2012 sono stati posti i sigilli a più di 90 immobili di pregio costruiti a Cala Creta, zona di elevatissimo pregio ambientale e per questo sottoposta a vincoli paesaggistici di inedificabilità assoluta. Secondo la Procura della Repubblica di Agrigento gli immobili sarebbero stati costruiti a seguito di una lottizzazione abusiva.

Tra le ville sequestrate anche una di proprietà del cantante Claudio Baglioni, che non è però tra i più di 60 indagati per i quali il processo è iniziato lo scorso giugno. Dirigenti e funzionari comunali e della Soprintendenza di Agrigento, proprietari, imprenditori, legali rappresentati delle società, notai, direttori dei lavori, progettisti ed imprese esecutrici sono accusati di abuso d’ufficio, falso e abuso edilizio per aver realizzato cubature illegalmente nel corso di oltre quarant’anni, in aree entro i 150 metri dalla linea di costa con vincoli di inedificabilità assoluta ed entro i 300 metri ricadenti in zona territoriale a verde agricolo.

A fine novembre 2013 il Comune di Lampedusa e Legambiente sono stati ammessi come parte civile nel procedimento penale che si celebra avanti al gup di Ottavio Mosti.

“Ci auguriamo che la vicenda processuale restituisca dignità all’isola di Lampedusa, mortificata dallo scempio sulle sue coste” ha dichiarato Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia. “Sia accertata fino in fondo la verità e le condanne siano esemplari per scongiurare nuovi attacchi alle coste non solo di Lampedusa, ma di tutta la Sicilia”.

Foto credit: Luca Siragusa

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