Expo Osaka 2025, il Padiglione Italia come Città Ideale

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Prospetto del Padiglione Italia Expo 2025
Credit foto: MCA - Mario Cucinella Architects

È di Mario Cucinella il progetto che rappresenterà il nostro Paese al prossimo Expo, che si terrà in Giappone dal 13 aprile al 13 ottobre 2025

“Progettare il Padiglione Italia per l’Expo 2025 di Osaka è un’opportunità unica per la realizzazione di un vero e proprio palcoscenico, dove mostrare cultura, storia e innovazione dell’Italia, ma anche per la creazione di un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici”. Così l’architetto Mario Cucinella ha commentato il progetto del Padiglione Italia, annunciato per la prima volta al pubblico il 12 settembre 2023 in occasione del Landscape Festival a Bergamo.

Come si intende dalle parole di Cucinella, l’opera sarà un “centro del saper fare all’italiana” in accordo con il tema dell’Esposizione Universale di Osaka, “Designing Future Societies for our lives”. In questo ambito, il compito della struttura sarà di rappresentare una visione dello spazio sociale italiano fondata sull’integrazione e sull’inclusività.

Il Padiglione, inoltre, è stato sviluppato secondo i principi dell’economia circolare e sarà interamente riciclabile. Una volta terminato l’evento, diventerà una “miniera di materiali” capace di adattarsi a nuove esigenze senza eccessive lavorazioni.

Filosofia e architettura del Padiglione Italia

Il progetto dello studio MCA riflette l’identità italiana in una chiave contemporanea che esprime i valori della nostra cultura. L’idea di fondo è quella di un “fare pratico” che parte da rapporti e interazioni reali e, a questo pensiero, il progetto incrocia la visione della Città Ideale cinquecentesca. Il tema, sviluppatosi nell’arte pittorica, viene qui riproposto come occasione per riportare l’uomo, la natura e la sostenibilità al centro di una realtà futura.

A questo proposito, il claim che racchiude la filosofia del Padiglione Italia parla di “Arte che rigenera la Vita”. L’obiettivo dell’opera, oltre a testimoniare i campi in cui il nostro Paese si è distinto per una spinta al progresso, è “mostrare come, in passato, oggi e in futuro, si possa creare una società umanocentrica in grado di generare innovazione, sostenibilità e benessere, superando le contrapposizioni tra uomo e macchina, tra naturale e artificiale”.

Complessivamente, la struttura occuperà una superficie di 3.626 mq, di cui 2.538 edificabili. Seguendo la suddivisione degli spazi tipica della pittura rinascimentale, anche il percorso all’interno del Padiglione sarà articolato in tre ambienti principali: il teatro, la città e il giardino. Il primo è il luogo dove saranno proiettati, con immagini a metà tra reale e virtuale, i possibili scenari del futuro.

Lo spazio della città è pensato per valorizzare la qualità e l’artigianalità del Made in Italy in associazione con le nuove tecnologie. Per questo motivo ospiterà botteghe dedicate a svariati temi, tra cui energia e innovazione.

Il giardino, infine, oltre ad essere luogo di svago e relax, è emblema del controllo dell’uomo sulla natura e sarà una rielaborazione contemporanea del labirinto classico. La dualità di questo ambiente si gioca tra uomo e pianta, artificiale e naturale.

All’esterno il Padiglione Italia si aprirà con un ordine di portali monumentali, a ricordare gli atri porticati di stampo rinascimentale. Sin dal primo contatto e per tutto il percorso creativo, il visitatore deve poter “respirare” la Città Ideale italiana attraverso i quadri, le proporzioni degli spazi urbani e il modello di socialità ricreato. L’opera sarà infatti un organismo vivo, un centro espositivo ed esperienziale che produrrà conoscenza e progresso.

Un elemento di novità

In tema di partnership e diplomazia, per la prima volta in un’esposizione universale, il Padiglione italiano accoglierà la presenza della Santa Sede.

Alla Città del Vaticano sarà dedicato uno spazio ampio e riconoscibile, che consentirà l’organizzazione di eventi culturali e mostre d’arte in collaborazione con il Dicastero per l’evangelizzazione.

Il Padiglione unico garantirà così ai visitatori un’esperienza di alta qualità, con contenuti significativi, ispirati a cultura e valori condivisi.

“Laboratorio Italia”

La progettazione del team di Cucinella è partita dallo specifico studio del clima di Osaka, andando oltre una semplicistica valutazione dell’impatto ambientale dell’opera. Con l’elaborazione del masterplan, lo studio ha voluto proporre un approccio che tenga conto dell’intero ciclo di vita dei materiali che compongono l’edificio.

L’analisi climatica è quindi un modo di promuovere l’economia circolare. Per la realizzazione del Padiglione Italia saranno preferiti materiali naturali a filiera corta ed elementi riciclati. La struttura sarà in legno, vista la disponibilità locale della risorsa, mentre la scelta dei materiali sarà orientata alla monomatericità dei componenti per ridurre al minimo la contaminazione.

Una volta terminato il suo ciclo di vita, il Padiglione potrà essere trasformato e assumere nuove configurazioni. “Alla fine dell’Expo di Osaka” ha affermato Mario Cucinella “questo laboratorio Italia dovrà diventare un archivio da mettere in mostra, una banca dati di best practice, brevetti, opere, idee sostenibili, collaborazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, successi sociali in termini di integrazione, di partnership commerciali tra aziende e accordi tra paesi, perché l’arte rigenera la vita”.

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