Campi Flegrei: costruire con buonsenso è la migliore prevenzione

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Veduta aerea del territorio dei Campi Flegrei
Foto via Grande Napoli

I Campi Flegrei sono notoriamente un’area sismica, ma è stata l’eccessiva urbanizzazione, negli anni passati, ad aumentare il livello di rischio per gli abitanti

La terra trema ancora nei Campi Flegrei. La sera del 20 maggio 2024 Napoli e Pozzuoli sono state interessate da due eventi sismici ravvicinati, di cui uno di magnitudo 4.4: il valore più alto registrato nell’area negli ultimi 80 anni. Non ci sono state vittime o feriti, solo alcuni danni a edifici, motivo per cui diverse abitazioni sono state evacuate.

Lo sciame si è protratto durante la notte e nei giorni successivi con terremoti di magnitudo inferiore, secondo le modalità tipiche del bradisismo. Questo fenomeno genera scosse di lieve entità in intervalli di tempo brevi, dovute all’innalzamento del suolo per la presenza di magma vulcanico in profondità.

A ottobre 2023 il Decreto Campi Flegrei è stato approvato senza emendamenti e ha stanziato oltre 52 milioni di euro per attività di prevenzione nelle zone a rischio. Dopo le scosse degli ultimi giorni, però, i cittadini chiedono nuovi incentivi per mettere in sicurezza le proprie abitazioni.

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Una caldera urbanizzata

Nel tempo i Campi Flegrei hanno conosciuto diverse crisi bradisismiche alternate a periodi di subsidenza. Secondo l’Osservatorio Vesuviano, il sollevamento del suolo attualmente in corso è iniziato alla fine del 2005. Nonostante “l’abitudine”, ogni nuova scossa di terremoto aumenta il panico tra gli abitanti. Complice anche un fuorviante documentario svizzero, che prefigura la distruzione di Napoli per via dell’esplosione del supervulcano flegreo.

A rassicurare i cittadini è intervenuto il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, intervistato dal Quotidiano Nazionale. Le scosse, ha ricordato Tozzi, sono dovute alla spinta dal basso di fluidi idrotermali o magma. Stando ai rilievi più recenti il magma dovrebbe trovarsi a 5 mila metri di profondità e non ci sarebbe motivo di preoccuparsi eccessivamente.

Più che sulla magnitudo delle scosse, Tozzi pone l’attenzione sulla prevenzione del costruito. I Campi Flegrei sono infatti la più grande caldera urbanizzata attiva in Europa e i terremoti, per quanto imprevedibili, sono tipici di quest’area. Per il geologo l’errore sta nell’aver continuato a costruirvi sopra invece di lasciare che la zona diventasse un grande parco naturale.

Gli eventi sismici registrati nei Campi Flegrei tra le ore 00:00 del 20 maggio 2024 e le ore 00.31 del 21 maggio 2024
Gli eventi sismici registrati tra le ore 00:00 del 20 maggio 2024 e le ore 00.31 del 21 maggio 2024 nell’area dei Campi Flegrei • Grafica di INGV via Quotidiano Nazionale

Ciò che è possibile fare ora è procedere con le verifiche sulla vulnerabilità dei palazzi. Italo Giulivo, responsabile della Protezione civile regionale, ha fatto sapere che sono state presentate 836 istanze da privati per la verifica degli edifici; 182 sono le verifiche eseguite finora e, di queste, 37 sono maturate in ordinanze di sgombero.

Come osserva ancora il Quotidiano Nazionale, se il trend dovesse confermarsi in questi termini, considerando che alla fine saranno oltre 2.000 le istanze di verifica sulla vulnerabilità degli edifici privati nell’area flegrea, si teme che le ordinanze di sgombero possano essere almeno 300, con un migliaio di sfollati (che attualmente sono già 250).

Incentivi per chi vive nei Comuni a rischio

Durante il vertice sullo sciame sismico di Pozzuoli, il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha dichiarato l’intenzione del Governo di impegnare nuove risorse nelle zone rosse per intervenire sulle infrastrutture pubbliche, scuole e strade in primis. Nelle sue parole, si pensa che 4.000 edifici siano esposti al rischio e 1250 ad elevato rischio. Per la messa in sicurezza delle case servirebbero 500 milioni di euro.

Intanto i partiti di opposizione chiedono agevolazioni per le zone terremotate. L’aggiornamento del Decreto Superbonus ha già istituito un fondo per i Comuni a rischio sismico, ma PD, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra hanno avanzato tre nuove proposte:

  • creare incentivi specifici per i Campi Flegrei;
  • allargare il Sismabonus includendo queste aree;
  • permettere agli abitanti delle aree bradisismiche di accedere al Superbonus 110%.

Non si sa ancora se e quanto di queste proposte sarà accolto dal Governo, anche se attualmente la strada del Sismabonus sembra essere esclusa. Il Ministro Musumeci, però, si dice aperto a valutare un sostegno economico a favore di chi voglia lasciare la zona. Resteremo in attesa dei prossimi sviluppi.

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