Pina Giovanna Capace

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Pina Giovanna Capace, 52 anni, lavora a Catania e provincia e nel messinese. Ha studiato però a Palermo presso la Facoltà di Architettura. Ha partecipato a corsi di fotografia, estemporanee di arti visive, convegni di ingegneria naturalistica. Di recente l’Aipin ha pubblicato un suo progetto per la realizzazione di un documentario.

C’è un luogo più di altri che consideri ideale per la realizzazione della tua professione? Quale e perchè?
Dubito ci sia un luogo ideale per svolgere la mia professione, ogni luogo ha il suo fascino e la sua storia. A mio avviso è fondamentale armonizzare l’intervento con il contesto architettonico e ambientale.

Quanto è importante l’attenzione per il rispetto dell’autenticità culturale del luogo nel tuo lavoro di progettazione?
Ritengo sia basilare il rispetto dell’autenticità culturale del luogo, ogni progetto architettonico dovrebbe prendere spunto da lì.

Che momento vive l’Architettura in Italia?
Secondo me l’Italia sta attraversando un periodo di decadenza architettonica che è iniziato negli anni Sessanta, ma che oggi sta toccando il culmine. Dal mio punto di vista molti progetti architettonici sono affidati a persone incompetenti e spesso con meriti esclusivamente “politici”. Del resto, il connubio politica/lavoro è evidente! I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

L’impiego del CAD ha “condannato” riga, squadra e compasso a icone ormai simboliche della professione dell’architetto, con risultati eccezionali nella gestione del progetto, della restituzione foto realistica e conseguente controllo tecnico. Ma questo comporta il rischio, specie per la nuova generazione di professionisti, di una carenza delle conoscenze geometriche e padronanza pratica del disegno manuale, ciò quanto influisce sul risultato finale del progetto?
Il CAD è una grande invenzione, facilita la progettazione e rende quasi reali gli ambienti. Dall’esperienza con studenti dell’Accademia, ho notato che non sono per niente preparati nel disegno tecnico, cosa che penalizza la progettazione con Autocad. Ritendo indispensabile lo studio preliminare della geometria per poter affrontare il CAD.

Tra i tuoi progetti spicca sicuramente la prima CasaClima siciliana. Un’abitazione unifamiliare realizzata secondo i protocolli CasaClima Gold e Passivhaus a Mascalucia. Quali sono gli ingredienti essenziali di questo progetto?
Gli elementi essenziali per la prima Casa Clima siciliana e quindi del mio progetto, sono stati l’ambiente circostante, l’illuminazione del sole e la ricerca di materiali naturali e duraturi che hanno fatto nascere la realizzazione architettonica.

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Esiste ancora un approccio antropologico all’architettura, intesa come recupero di valori essenziali per la vita dell’uomo, visti gli effetti e i risultati dei progetti contemporanei nelle grandi metropoli asiatiche, così come in quelle arabe o come quelle, per restare tra noi, dell’Expo e di City Life di Milano?
Non so.

Qual è il prossimo progetto, il sogno nel cassetto, l’aspirazione più grande?
Il prossimo progetto riguarda la realizzazione di un documentario di denuncia sugli interventi disastrosi dell’uomo nei confronti della natura.

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