Mio malgrado mi sono accorto che su alcune pareti interne di casa mia sono comparse delle strane macchie nere.
Dapprima, nei mesi invernali, erano molto piccole e poco visibili, ma verso la fine della stagione e l’inizio della primavera sono cresciute a dismisura, soprattutto in bagno, dove hanno ricoperto quasi tutto il soffitto.
C’è da dire che vivo in quest’appartamento da più di vent’anni, e che tale fenomeno non si era mai verificato. Non riesco proprio a spiegarmi il motivo, l’unico cambiamento che è stato apportato la scorsa estate è stata la sostituzione degli infissi in legno con dei nuovi in alluminio.
Le strane macchie nere a cui lei fa riferimento sono fenomeni di proliferazione di muffe.
Le muffe possono presentarsi lungo le pareti interne degli edifici quando sussistono le condizioni di umidità e di temperatura. Di certo l’utilizzo di nuovi infissi, a tenuta stagna e poco permeabili, avrà causato l’aumento dell’umidità interna all’edificio e la condensazione superficiale. Soprattutto in ambienti come la cucina e il bagno il fenomeno è stato maggiormente amplificato perchè sono presenti in maggior quantità le fonti di umidità.
Se da un punto di vista termico, cambiare gli infissi con dei nuovi a tenuta stagna le ha dato un giovamento, dall’altro i vecchi infissi in legno, non a tenuta, consentivano un ricambio d’aria naturale che evitava la condensazione superficiale.
Per evitare il fenomeno bisogna mantenere un basso livello di umidità ambientale favorendo la ventilazione e il ricambio di aria e utilizzare degli estrattori che entrano in funzione all’aumentare dell’umidità relativa degli ambienti. Per togliere le macchie ormai presenti è necessario lavare con candeggina o funghicidi e solo in seguito riverniciare la superficie.
Alessio Bertino, responsabile del laboratorio chimico Tradimalt, risponde alle domande in tema di applicazioni ed usi dei prodotti delle varie linee.
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Foto credit: don Tommaso