Cultura Futuro Urbano: in arrivo 25 milioni di euro per le periferie

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Rigenerare le periferie urbane attraverso progetti culturali nelle scuole e nelle biblioteche dei quartieri con uno stanziamento di 25 milioni di euro fino al 2021: è questo l’obiettivo del piano “Cultura Futuro Urbano”.

Il piano, lanciato dal Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli, è in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e dell’Agenda Urbana europea che vedono la cultura come fattore abilitante dello sviluppo sostenibile.

25 milioni di euro fino al 2021 saranno investiti per incrementare, innovare e migliorare servizi e funzioni culturali di scuole e biblioteche di quartieri periferici, anche attraverso il recupero di opere pubbliche rimaste incompiute.

Il Piano, promosso dalla Direzione Generale Arte, Architettura contemporanee e Periferie urbane in collaborazione con le istituzioni interessate, sarà articolato su tre azioni strategiche:
– scuola attiva la cultura;
-biblioteca casa di quartiere;
– completati per la cultura.

Il piano dovrebbe essere avviato a marzo con i premi bandi rivolti ad Enti pubblici, privati e terzo settore, con cui si selezioneranno i progetti che si distingueranno per originalità e qualità delle proposte culturali. Saranno oltre 100 i progetti finanziati su tutto il territorio nazionale.

“Ho notato, a tutti i livelli della politica, che per le periferie c’è sempre poca attenzione. Io credo invece che sia da lì che bisogna partire – è il commento del Ministro, pubblicato in un comunicato del Ministero – La rivalutazione delle periferie è una delle priorità del mio mandato. Per questo i progetti che verranno realizzati con questo piano contribuiranno a costruire, attraverso la cultura, opportunità per il miglioramento sociale ed economico dei territori più fragili. Favorire l’intelligenza collettiva, creare dinamiche collaborative tra istituzioni pubbliche, private e terzo settore contribuirà a rispondere ai bisogni reali delle persone e a rispondere alle trasformazioni sociali in atto”.

In realtà il tema della riqualificazione delle periferie era stato già oggetto di attenzione degli ultimi due Governi:

nel 2015 il Piano Città aveva stanziato 200 milioni di euro per la rigenerazione delle aree urbane degradate;
La Legge di Bilancio 2016 prevedeva un “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, con uno stanziamento di 200 milioni di euro, poi diventati 2,1 miliardi con la Legge di Bilancio 2017 per finanziare tutti i progetti presentati;
Nel 2016 nasce il Fondo “Sport e periferie”, diventato strutturale nel 2018 con una dotazione di 10 milioni di euro annui;
– Infine il Bando Periferie promosso dal Governo Gentiloni e poi di fatto bloccato dal nuovo Governo con il decreto Milleproroghe, che dopo varie critiche e peripezie ha visto ripristinate le risorse con la Legge di Bilancio per il 2019.

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